RESOCONTO DI UNA GIORNATA DI LOTTA AL MISE a Roma, DEI LAVORATORI/OPERAI SICILIANI DELLA CATENA SUPERMERCATI FORTE’
Publicada o 22/01/2021
RESOCONTO DI UNA GIORNATA DI LOTTA AL MISE a Roma, DEI LAVORATORI/OPERAI SICILIANI
DELLA CATENA SUPERMERCATI FORTE’ – SOC. MERIDI ANCORA IN LOTTA.
TRE GIORNI DI SCIOPERO A LIVELLO REGIONALE IN SICILIA (20-21-22 Gennaio 2021), PER
RECUPERO SALARI ARRETRATI E SALVAGUARDIA OCCUPAZIONALE, TENUTA LIVELLI
OCCUPAZIONALI e dell’indotto.
UNA DELEGAZIONE A ROMA IL 21 GENNAIO DALLE 9.30 AL MISE, CON COMBATTIVO PRESIDIO,
ha aperto il tavolo di crisi al Ministero dello Sviluppo Economico, con incontro ottenuto, per
avvio programmazione interventi a tutela del lavoro, per recupero futuro dei salari nella
gestione commissariale, per la salvaguardia dei livelli occupazionali, per rilanciare la filiera dei
supermercati “di prossimità”, come mercato di sbocco del settore agro alimentare e vinicolo
siciliano, a rischio di strozzamento, dagli interessi delle grandi multinazionali della G.D.O, che
ritengono tale filiera “appetitosa” per futuri profitti e speculazioni, una “bomba sociale”
innescata con effetti devastanti. Operai siciliani sostenuti da Usi e da Sinalp Sicilia.
Continua la lotta dei lavoratori siciliani della società Meridi, gruppo Fortè, per la salvaguardia dei livelli
occupazionali, la pianificazione e un rilancio della catena dei supermercati, in gestione commissariale
da oltre un anno, per il recupero delle mensilità (7 oltre la tredicesima) arretrate, evitando la
liquidazione e la fine di un percorso lavorativo e occupazionale di centinaia di famiglie a livello
regionale, con il contestuale contrasto alla ristrutturazione della grande distribuzione organizzata
G.D.O., salvaguardando dagli appetiti delle multinazionali del settore, la catena dei supermercati ”di
prossimità” già a marchi Fortè, che distribuiscono sul territorio della regione, i prodotti tipici
agroalimentari e vinicoli, delle aziende locali siciliane.
La difesa dei posti di lavoro e dei livelli occupazionali, la battaglia per il pagamento regolare degli
stipendi (ultima retribuzione a Natale 2020, del mese di maggio... con gli arretrati inseriti nello stato
passivo della società, in amministrazione straordinaria), si intreccia con la salvezza dell’azienda e di
una parte dell’economia siciliana nel settore agroalimentare e vinicolo dei prodotti tipici prodotti dalle
aziende locali, che con la scomparsa di questa catena di supermercati radicata da 25 anni sul territorio
regionale, che ai cittadini-consumatori i sapori e i prodotti delle aziende locali della regione, cambierà
anche in peggio i gusti e i sapori della terra di Sicilia, a tutto vantaggio del libero mercato e delle
speculazioni delle multinazionali del settore, anche su quello che si mangia, oltre al forte rischio
occupazionale.
Usi e il sindacato Sinalp, che sostengono fin dall’inizio questa lotta nel disinteresse dei sindacati
concertativi, hanno proclamato tre giorni di sciopero di copertura, dal 20 al 22 gennaio 2021 in tutti i
punti vendita dei supermercati del gruppo Fortè – società Meridi in amministrazione straordinaria, uno
sciopero che ha avuto successo di partecipazione.
Anche in questa occasione, presenti i responsabili nazionali di Usi dello snodo romano della
Confederazione (uno dei quali ha partecipato all’incontro sindacale), la segreteria nazionale non ha
fatto mancare il suo aiuto, sostegno e intervento, come già l’anno scorso avevano fatto altri
componenti milanesi e udinesi della segreteria collegiale nazionale in altri frangenti, tenendo viva la
solidarietà che caratterizza le organizzazioni sindacali combattive, indipendenti e “di classe”; ben
visibili al presidio, le bandiere rosso e nere tenute dagli operai con l’immancabile gatta nera e gli
striscioni del sindacato autorganizzato.
Una nutrita e combattiva delegazione di operai (soprattutto da Palermo, Catania, Trapani), ha
effettuato, un presidio dalla mattina sotto il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) a Roma in via
Molise, ottenendo un incontro nella mattinata con i responsabili dl gabinetto del sottosegretario TODDE
(Prof. DAddona e Dott. Pennati), del Ministro con l’ufficio stampa e alla presenza del Commissario
Straordinario Dott. Manfredi, nel quale la delegazione sindacale di Usi (segretario regionale e
componente dell’esecutivo nazionale) e del Sinalp8con il vicesegretario nazionale) con rispettive Rsa
interne, ha chiesto nei vari interventi e ottenuto, la formale apertura di un tavolo istituzionale di crisi,
che provi a pianificare un percorso di tutela dei livelli occupazionali (già oltre 400 lavoratori sono stati
costretti a lasciare il lavoro sul territorio regionale siciliano, perché non potevano più sostenersi in
condizioni dignitose a causa delle somme arretrate di molti stipendi, che la gestione commissariale non
è stata ancora in grado di onorare, in base alle procedure di amministrazione straordinaria, preludio
della messa in liquidazione, ne sono rimasti sui 58 punti vendita ancora aperti, 220 dipendenti attivi),
del lavoro che in Sicilia come al Sud del paese rischia di lasciare tanti posti di lavoro persi e nessuna
prospettiva certa di rilancio anche nel settore della G.D.O., sia con la verifica i strumenti di accesso al
Fondo salva aziende, che con interventi mirati e approfondimento finalizzato a salvare l’azienda e chi ci
lavora, anche accogliendo offerte di acquirenti attendibili, tramite il meccanismo della cessione di ramo
d’azienda (art 2112 c.c.) e il contestuale rilancio di un mercato di sbocco delle aziende locali siciliane,
per mantenere sul mercato prodotti tipici regionali con marchi di qualità, oltre alla salvaguardia di posti
di lavoro e di occupazione.
Durante l’incontro del 21 mattina, i dirigenti e i tecnici del Mise, hanno espresso la loro volontà, anche
su mandato politico del Ministro e del Sottosegretario Todde che segue la vicenda nello specifico, a
svolgere tutti gli approfondimenti necessari, verificare le questioni di natura giuridica anche con il
Commissario straordinario nominato dal Tribunale competente e dal neo costituito (dal 20 dicembre
scorso...) Comitato di sorveglianza sulla procedura in amministrazione straordinaria, per gli atti dovuti
ma con l’attenzione di porre in essere i passaggi finalizzati a salvare azienda e posti di lavoro,
comprendendo le sollecitazioni nei vari interventi della delegazione sindacale e operaia, sulla natura
della situazione e la sua collocazione nell’ambito della già depressa economia della Sicilia, come di altre
aziende del Sud.
Al termine dell’incontro, che avrà successivamente altri momenti di verifica, informazione e
approfondimento tra le parti istituzionali e i due sindacati che hanno dimostrato di voler tutelare sul
serio gli interessi di chi lavora, “meritevoli di tutela” come è stato espresso da Usi, è stata ribadita la
richiesta esplicita di operai e responsabili sindacali in modo congiunto ai dirigenti del Mise, di
accelerare i tempi delle varie operazioni, per evitare la fine di questo percorso per...consunzione,
fornendo strumenti di manovra e sostegno economico alla gestione commissariale straordinaria, fino
alla ricollocazione della forza lavoro rimasta, con acquisizione di soggetti imprenditoriali credibili,onesti
e attendibili, con una programmazione di rilancio del settore dalle mire nemmeno troppo nascoste, di
speculazione delle grandi società e delle multinazionali nel settore della grande distribuzione
organizzata in Sicilia.
La delegazione scesa, ha fatto relazione dei punti salienti dell’incontro e della volontà di effettuare un
percorso a tutela ministeriale di “salvataggio”, nei loro interventi compreso quello finale di Usi, è stata
data comunque, esplicita indicazione di mantenere viva la questione, con un percorso di costante
mobilitazione, sensibilizzazione e informazione, sul territorio regionale, per evitare che al di là
dell’interesse nella giornata del 21 gennaio 8visto che gli operai c’erano e si sono fatti ben sentire), dal
Mise e dagli altri soggetti istituzionali da coinvolgere, compreso il Commissario straordinario,
l’attenzione non cali facendo scadere la vicenda nella progressiva liquidazione dell’azienda e la messa
per strada dei 220 lavoratori rimasti in attività.
LA MOBILITAZIONE CONTINUERA’, PER OTTENERE LAVORO, DIRITTI E DIGNITA’.
da Roma resoconto a cura di USI – 22 gennaio 2021
Unione Sindacale Italiana Usi fondata nel 1912 – e mail
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Usi Sicilia segreteria regionale e mail
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